Sopra uno dei portali dell’attuale Salone Dugentesco di Vercelli, l’ex Ospedale voluto nel XIII° secolo dal Cardinale Guala Bicchieri, si può notare quasi illeggibile una lunetta dipinta raffigurante Sant’Andrea, San Pietro e il cardinale stesso, con indosso una veste riccamente decorata e la mitria alle sue spalle, nell’atto di offrire a Cristo la Basilica dedicata a Sant’Andrea.
La facciata del Salone DugentescoPurtroppo il dipinto è in precarie condizioni di conservazione, così da rendere difficile cogliere i tratti somatici del prelato, che però è certamente riprodotto con il volto barbato. Nel campo inferiore, sull’architrave della porta in pietra su cui è stato steso un fondo bianco, è riportata una lunga iscrizione elogiativa dell’opera del cardinale la cui traduzione è la seguente:
Semita iusticie iudicari doctus Homeri
Inclite Guala nequit tua splendida fama taceri
Vercellis natus Romanus cardo fuisti
Ad Francos missus regnum bene disposuisti
Anglos legatus ex hostibus eripuisti
Ecclesiamque (Petri devotam) restituisti
Templum Vercellis Andree constituisti
(Preceptoremque) ecclesie (Tomam) instituisti
Illustre Guala, la tua splendida fama non può essere taciuta
Nato a Vercelli, sei stato cardine di Roma
Inviato dai Franchi, hai ben organizzato il regno
Come legato, hai liberato gli Inglesi dai nemici
E hai restaurato la chiesa (dedicata a Pietro)
Hai edificato il tempio di Sant’Andrea a Vercelli
E (hai istituito) Tommaso come precettore della chiesa
La scena risulta dipinta su una prima versione della quale è ignota l’iconografia, ma si suppone fosse alquanto simile con Sant’Andrea a destra e il solo Guala Bicchieri a sinistra, sempre nell’atto di offrire il modellino della chiesa. Si ipotizza che la ridipintura sia avvenuta dopo il 1231, anno in cui Papa Gregorio IX pose l’ospedale di Sant’Andrea sotto la diretta protezione della Santa Sede, così si spiegherebbe l’inserimento della figura di San Pietro.