L'artista Marco Mattiuzzi reinterpreta i Freaks di Barnum
Chi era Phineas Taylor Barnum?
Phineas Taylor Barnum è stato un imprenditore americano, ma forse meglio conosciuto come il "padre del circo moderno". Nacque a Bethel, Connecticut nel 1810 e iniziò a lavorare come venditore di pompe funebri. Successivamente si mise in proprio e cominciò ad organizzare mostre pubbliche che ospitavano animali esotici, illusionisti ed esibizionisti.
La sua carriera da imprenditore raggiunse l'apice nel 1871 quando fondò il celebre circo dei Freaks. Il suo obiettivo era quello di celebrare la diversità e mostrare al mondo che anche le persone brutte possono essere belle. Questa missione lo fece diventare famoso in tutto il paese e gli valse anche diversi premi per la promozione della gioia e della libertà creativa. La sua ricerca di talento estremo portò artisti all'avanguardia come gabbiani addestrati, fachiri, contorsionistie donne barbute, tra le altre sorprendenti attrazioni.
Barnum ha dedicato più di cinquant'anni alle sue creazioni facendo sognare generazioni intere con i suoi spettacoli straordinari finché non morì nel 1891 a 81 anni di età. Oggigiorno Barnum viene ricordato come un uomo dal cuore grande che ha trasformato un piccolo villaggio americano nella capitale mondiale degli spettacoli circensi dandogli così nuova vita e divertimento senza precedenti per tutti coloro che hanno visito il circo della famiglia Barnum!
L'invenzione del Circo dei Freaks
La storia del Circo dei Freaks di Phineas Taylor Barnum è una delle più interessanti e contorte che si possano contare. Dopo anni di esplorazione, Barnum iniziò a reclutare alcune delle persone più straordinarie e curiose per far parte del suo circo.
Visitatori da tutto il mondo venivano ad ammirare gli individui con caratteristiche diverse come nanismo, gigantismo, deformità congenite e disabilità mentali. Questo era l'inizio di una nuova idea: mostrare queste persone non solo come "freaks" o oggetto di sgarbo ma anche come artisti dotati di talento e abilità.
Inoltre, attirava anche la simpatia della gente che apprezzava la loro dignità umana e riconosceva il loro valore come artisti. Il Circo dei Freaks divenne quindi un fenomeno nell'intrattenimento popolare ed è diventato un marchio per eccellenza nel settore degli spettacoli circensi.
La Reinterpretazione di Marco Mattiuzzi del Circo dei Freaks
Marco Mattiuzzi ha dato una nuova interpretazione al famoso circo dei Freaks reinventando la visione di Barnum riguardo i 'freaks' come membri di una comunità diversificata e inclusiva.
Ha scelto di rappresentare e celebrare l'unicità della vita umana attraverso il suo lavoro, raffigurando armoniosamente figure con aspetti diversi, ma tutti connessi da un senso intrinseco di comunità e accettazione. Il risultato è qualcosa che ispira lo spettatore a guardare oltre l'apparenza e ad apprezzare i doni unici che ognuno porta nella vita degli altri.
La reinterpretazione calda ed emozionante del circo dei Freaks da parte di Marco Mattiuzzi è un omaggio all'unicità dell'umanità, che incoraggia a guardare oltre l'apparenza per scoprire la verità più profonda nascosta dietro le maschere della convenzionalità
La Fascinazione di Marco Mattiuzzi per i Freaks
Per Marco Mattiuzzi, la storia dei Freaks di Phineas Taylor Barnum è un'autentica fonte di ispirazione. Attraverso le sue opere, egli ha reinterpretato la visione unica e articolata del circo dei Freaks che Barnum aveva creato. Mattiuzzi vede quei personaggi molto più come delle semplici "attrazioni", cercando di esplorare tematiche profonde come l'accettazione, la bellezza interiore e il senso di appartenenza. La verità è che tutti siamo diversi e abbiamo qualcosa da offrire al mondo.
Il circo dei Freaks era un ponte tra la differenza fisica e l'accettazione mentale: portava le persone a guardare dentro se stesse per vedere come superare i pregiudizi sulla base del fatto che non siamo tutti uguali. Alla fine, cosa conta davvero è chi siamo all'interno, perché quello è ciò che fa di noi persone speciali in questa grande avventura chiamata vita.