La Candelora, celebrata il 2 febbraio, ci riporta alla Presentazione del Signore al Tempio, un episodio di profonda rilevanza nella tradizione cristiana. Questa festività, un tempo denominata "Purificazione della Beata Vergine Maria", è stata fonte d'ispirazione per numerosi artisti, che hanno trasposto questo momento di fede in dipinti e affreschi di immenso valore.
Il rito si basa sulle prescrizioni della legge mosaica, che imponeva alle donne, dopo la nascita di un figlio, un periodo di purificazione. La durata di questo periodo variava: 40 giorni per un maschio, 66 per una femmina. Inoltre, per il primogenito maschio era richiesto un sacrificio per il suo "riscatto" simbolico. Maria e Giuseppe, seguendo questa tradizione, presentarono Gesù al Tempio, come narrato nel Vangelo secondo Luca, adempiendo a entrambe le prescrizioni.
La rappresentazione artistica di questo momento sacro è stata affrontata da maestri di indiscusso talento, ognuno con il proprio stile unico e inconfondibile. Vediamo alcune di queste opere:
Raffaello (precedentemente attribuito a Perugino): "Presentazione di Gesù al Tempio". Questa opera, parte della predella nella Chiesa di Santa Maria Nuova a Fano, si distingue per la sua composizione armoniosa e il delicato equilibrio tra le figure sacre e gli elementi architettonici.
Giotto: "Presentazione di Gesù al Tempio" (1303-1305), situato nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Giotto, con la sua rivoluzionaria tecnica, dà vita a una scena che esprime profonda umanità e devozione religiosa, in un contesto narrativo semplice ma impregnato di spiritualità.
Tintoretto: "La Presentazione di Gesù al Tempio" (1554-1556), conservata nelle Gallerie dell’Accademia a Venezia. In questa tela, Tintoretto riesce a catturare il momento sacro con un dinamismo e un'espressività che riflettono il suo stile unico, carico di emotività e movimento.
Veronese: "La Presentazione di Gesù al Tempio" (1558-1560), nella Chiesa di San Sebastiano a Venezia. Veronese interpreta l'evento con una palette vivace e dettagli opulenti, caratteristici del suo approccio, che amalgama realismo e magnificenza.
Ogni opera riflette non solo l'episodio biblico, ma anche il contesto storico e culturale in cui è stata creata, offrendo uno spaccato unico dell'epoca e dello stile di ciascun artista. Attraverso queste interpretazioni, possiamo apprezzare la varietà e la ricchezza dell'arte sacra, che continua a emozionare e ispirare generazioni di fedeli e appassionati d'arte.